IBLEI (Monte Lauro)
Abbevero gli occhi e l'anima
alle silenti cime del Lauro,
dove il rigido inverno impera
con cieche nebbie e gelide tormente,
e il vento schiaffeggia la dura pietra
indifesa e nuda.
Bianche lenzuola in primavera
accarezzano l'altopiano ibleo,
che inchioda grappoli di armenti
a pascoli vergini,,
sotto alte antenne.
Una nube cade
sul riflesso dello stagno
senza romperlo.
Fra terre brulle e boschi,
spine dorate e verdi rovi
spazia lo sguardo
oltre l'orizzonte fragile
e incipriato.
Azzurro, azzurro, più azzurro
il cielo.
Bianche, bianche, più bianche
le nuvole.
Verdi, verdi, più verdi
i prati.
Pini, pini, più pini
a perdita d'occhio.
Nidi, nidi, più nidi,
nascosti tra silenziosi rami.
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